Risplende la facciata del cavatore a Catanzaro

C’è un pezzo di Sicilia nello splendido restauro eseguito col ripristino della facciata che ospita la statua del cavatore, scultura realizzata negli anni 50 da Giuseppe Rito e simbolo della città di Catanzaro. La ditta Cusenzamarmi ha infatti realizzato, ex-novo, in marmo perlatino di Sicilia tutti gli elementi architettonici  quali cornicioni, capitelli, mensole, etc.  della parte destra, superiore, della facciata.

Tramite i disegni tecnici forniti dalla committenza si sono così realizzati con precisione tutti gli elementi in pietra.

Il 15 marzo finalmente verranno inaugurati i lavori che hanno riportato all’antico splendore la piazza Matteotti. La facciata della fontana monumentale del Cavatore, dopo il ripristino del muraglione in mattoncini rossi e del cornicione in marmo perlatino di sicilia, è ora valorizzata anche da una ripristinata illuminazione che regala un effetto notturno particolarmente suggestivo. Il sistema di illuminazione sul fondo della vasca è stato potenziato in modo da valorizzare l’intero nicchione che ospita la gigantesca statua di Rito.

La “passeggiata Vasarely” è stata oggetto, in questi giorni, di particolari cure che vanno dalla sistemazione del colonnato di palme e delle siepi alla ripulitura con detergenti speciali dei marmi policromi. I lavori di sistemazione del verde stanno interessando sia il giardino storico antistante al Palazzo di giustizia, sia l’area ex Ovs che è stata intitolata a Mimmo Rotella. E proprio in questo spazio che, per volontà del sindaco Sergio Abramo e del presidente della Fondazione Rotella, Rocco Guglielmo, è stato intitolato al grande maestro della pop art, avverrà la scopertura delle quattro stele su cui a giorni saranno installate le riproduzioni di altrettanti capolavori dell’artista”. Già fruibile dai cittadini da diverse settimane è la nuova piazzetta che sorge ai piedi del Cavatore. Smantellate le impalcature che la ricoprivano, la facciata dell’opera-simbolo della Città si è ripresentata ai catanzaresi nel suo antico splendore a quarantaquattro anni esatti dal crollo del San Giovanni. La piccola area realizzata dal prof. Franco Zagari si presenta ora come una sorta di salotto, nonché come un punto ideale per concedersi una piacevole sosta. In questa piazzetta sono presenti altre due stele che rappresentano due personaggi immaginari, (Squillace e Sila), “testimoni- osserva il prof. Zagari – delle due anime del paesaggio, l’immagine più forte di una città aerea sospesa fra il mare e la montagna”.

La scelta di realizzare una piazzetta alla base del Cavatore è stata molto apprezzata da tutti coloro che vogliono ammirare e fotografare la grandiosa opera di Giuseppe Rito. Il recupero dell’edificio ex Stac, quasi ultimato, andrà a valorizzare ulteriormente l’area. Il fabbricato, dichiarato di interesse artistico con decreto del ministero per i beni e le attività culturali, sarà utilizzato per finalità culturali e contribuirà ad accrescere l’attrattività di un’area di imprescindibile importanza per il capoluogo nonché a rilanciare un centro storico indebolito e penalizzato da una profonda crisi economica che ha interessato e continua a interessare l’intero Paese.

L’apertura della nuova piazza Matteotti costituisce un momento importante per la nostra città – ha sottolineato il sindaco Sergio Abramo -. Il volto completamente rinnovato della piazza è la testimonianza concreta del nostro impegno e dei nostri sforzi finalizzati al rilancio del centro storico.