Palazzo Ugo delle Favare a piazza Bologni, nel cuore di Palermo, ha mostrato le ferite inflitte dalla guerra per 80 anni. Nel 2023, uno straordinario intervento di restauro filologico, con una perfetta ricostruzione degli elementi decorativi, com'era, dov'era, lo ha riportato a nuova vita.
Sotto la guida degli arch. Filippo e Francesco Terranova che hanno diretto i lavori, insieme con l’impresa Presedil srl che ha curato il restauro e la collocazione dei pezzi, la CusenzaMarmi ha realizzato tutti gli elementi in tufo della facciata destra andati distrutti durante un bombardamento nel 1943, nella seconda guerra mondiale.
Il primo passo è stato digitalizzare in 3D tutti gli elementi della facciata esistente, speculari a quelli andati distrutti. Questo ha permesso di progettare i nuovi elementi in tufo in modo da integrarsi perfettamente con quelli originali.
Palazzo Ugo delle Favare è un gioiello storico situato nel cuore di Palermo, che racchiude secoli di storia e cultura. La sua storia inizia nel XVII secolo quando il piano dei Bologna comprendeva nei suoi fronti il convento e la chiesa di San Nicolò dei Carmelitani, il dirimpettaio palazzo di Don Aolisio Bologna, sul Cassaro la casa degli Afflitto baroni di Sinagra e sul fianco, rivolto verso il cuore del Mandamento, tre case patrizie: dei Lombardi, dei Ram (patrizi genovesi) e dei Graffeo.
Nel 1615 un esponente della famiglia dei Gioeni, principi di Castiglione (arrivati in Sicilia ai tempi di Pietro d’Aragona) acquistò e unificò i tre palazzi realizzando un palazzo grandioso, degno del rango del suo casato.
Già due generazioni dopo il palazzo era passato ai Filangeri di San Marco.
Ancora a quel tempo la memoria dei tre palazzi precedenti non era completamente persa, visto che a quanto pare erano riscontrabili resti delle pitture cinquecentesche che i Ram avevano fatto realizzare sulla facciata (secondo la classica tradizione genovese).
All’inizio del ‘700 Don Vincenzo Ugo, giurista di famiglia agrigentina, presidente della Gran Corte, acquistò il palazzo e procedette ad una radicale ristrutturazione tra cui la realizzazione della scenografica facciata a tre ingressi che ancora oggi ammiriamo.
Vigorose membrature di gusto secentesco dividono il prospetto in riquadri entro i quali si aprono alti finestroni sormontati da timpani curvilinei. Al centro il balcone d’onore sorretto da colonne e mensoloni in pietra in forma di tritone, con finestrone a edicola classica affiancato da sculture cinquecentesche di scuola gaginiana.
Nel 1943 quello che per secoli era stato lo scenografico fondale del piano dei Bologna viene centrato in pieno da una bomba che causa il rovinoso crollo di buona parte dell’ala destra, che conteneva il salone da ballo, e di oltre un terzo del prospetto. E così, nonostante una parziale ricostruzione, i segni di questo tragico evento sono rimasti visibili per ben 80, lunghi, anni.
Nel 2023 Palazzo Ugo delle Favare, succeduto nel tempo poi ai marchesi Salvo di Pietraganzili ed oggi agli eredi Camerata Scovazzo, ha subito un processo di restauro per riportarlo al suo antico splendore. I proprietari hanno ottenuto l’approvazione della Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo per procedere al restauro, sfruttando le agevolazioni del bonus facciate. Questo restauro ha contribuito alla riqualificazione della storica piazza Bologni, una delle più belle di Palermo.
Piazza Bologni, con la sua forma rettangolare e la statua di Carlo V al centro, è stata testimone di molti eventi storici. La piazza è stata restaurata di recente ed è diventata uno dei salotti più belli della città. La sua storia risale al XVI secolo quando fu aperta e chiamata inizialmente Largo Aragona in onore del sovrano regnante. Successivamente prese il nome di Largo dei Bologna a causa della presenza del Palazzo Alliata di Villafranca, appartenuto a Luigi Beccadelli Bologna, barone di Campofranco, a partire dal 1573.
Palazzo Ugo delle Favare è una delle strutture più iconiche che compongono questa scenografica piazza. La sua storia complessa e le sue cicatrici di guerra aggiungono un fascino unico a questo edificio storico che testimonia il passato glorioso di Palermo. Grazie al recente restauro, il palazzo continuerà a far parte integrante della ricca storia della città.