Breccia Pontificia

Marmo storico amato da Bernini ed ampiamente utilizzato in vaticano e nelle chiese romane del 600 e 700

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breccia pontificia libro

La breccia pontificia, sorella del diaspro antico di Sicilia, trova la sua massima diffusione nel periodo del barocco italiano ed europeo. Le chiese di Roma di quel periodo sono piene di lavori realizzati con questa pietra e in molti documenti storici dell’epoca si evince come fosse la pietra preferita dal Bernini che l’ha utilizzata in molte suo opere: una delle più belle la tomba del Papa Urbano VIII all’interno della basilica di San Pietro in Vaticano dove un drappo di diaspro avvolge le statue come fosse un tessuto sospeso nel vuoto. Bernini non è il solo ad usare il diaspro, Borromini a Roma (notevole il drappo tenuto dagli angeli interamente realizzato in breccia pontificia), Vanvitelli lo usò nella reggia di Caserta nelle pareti dell’androne d’ingresso, stesso uso che ritroviamo nel palazzo reale di Napoli. Documenti storici dell’epoca riportano la vendita di blocchi di breccia pontificia anche in Francia.

Dalle cave di marmo di Custonaci , nello stesso sito estrattivo del diaspro antico di Sicilia, si estrae la breccia pontificia che si caratterizza per le sue trame brecciate e le colorazioni che variano dal rosso, al giallo al verde con intrusioni rosa.

Siamo tra le poche aziende al mondo a possedere e commerciare blocchetti di breccia pontificia che vengono utilizzati per lo più per la realizzazione di restauri e intarsi e in via eccezionale per la realizzazione di oggetti unici ed esclusivi.

Basilica di San Pietro in Vaticano

Sua Santità il Papa durante la messa di Natale